Ti sei mai interrogato seriamente su cos’è il brand e sulla sua centralità all’interno di una strategia di marketing di successo?
Se hai un’idea imprenditoriale, compreso un progetto online, non puoi che partire da qui. Spesso e volentieri, però, si tende a fare parecchia confusione tra i tanti termini che ruotano attorno a questo tema: dalla brand identity alla brand equity, dal personal branding alla web reputation o al brand awareness. Ma la confusione inizia fin dalle basi, come sulla differenza tra cos’è la ragione sociale, il marchio o la marca.
Alla luce di ciò, in questo articolo cercheremo innanzitutto di fare chiarezza fra tutti questi concetti e inglesismi, cercando così di fornirti spunti e strategie utili per lo sviluppo del tuo business.
Pensi che questo argomento possa interessarti? Allora non perdiamo tempo ed entriamo subito nel merito del discorso. Lanciamoci insieme alla scoperta di cos’è il brand una volta per tutte.
Cos’è il brand: definizione e significato
Nei prossimi paragrafi andremo dunque a capire nel dettaglio cos’è il brand e perché la sua definizione e dinamicità deve essere messa al centro della tua strategia di marketing, se vuoi che il tuo business abbia successo. Per l’occasione, ho preparato per te una vera e propria guida sull’argomento. Buona lettura.
Definizione di Brand
La maggior parte delle definizioni di brand, quelle che per intenderci troverai spulciando dizionari ed enciclopedie cartacee e online, si limitano molto spesso alla semplicistica traduzione del termine, utilizzando le parole italiane marchio e marca.
Seppur il secondo termine risulti più appropriato rispetto al primo, in verità possiamo dire che si tratta di definizioni superficiali, che non ti consentono di comprendere realmente cos’è il brand, perché non tengono conto delle complessità e articolazioni che il branding rappresenta.
Non spaventarti alla lettura di parole come “complessità”, in realtà si tratta di concetti anche piuttosto semplici, ma che vanno studiati e testati con la giusta attenzione e non con approssimazione.
La differenza tra un business di successo e un fallimento risiede spesso in questo: la chiarezza del progetto e del brand. Essi devono certamente essere in grado di adattarsi alle esigenze della propria clientela o del target di riferimento, ma essere pur sempre ben definiti in partenza.
L’armarsi e partire senza un’idea precisa di quello che si vuole fare o ottenere, e in che modo perseguirlo, non paga. Vale anche per te, a prescindere dalle tue capacità o dalla bontà della tua idea imprenditoriale, questo è evidente.
Ma come fare ad espandere un brand e fargli ottenere successo? A partire dal prossimo paragrafo parleremo di branding marketing, ovvero di tutte quelle tecniche finalizzate alla creazione, la gestione e lo sviluppo di un brand, un azienda o una marca.
Brand e marchio: differenza
Come ha detto il noto storyteller, autore e designer Jonah Sachs:
«Un brand è una storia che si sviluppa attraverso tutti i punti di contatto con il cliente».
Ma potremmo anche citare Kevin Clancy, non a caso considerato il padre del marketing scientifico:
«Il brand è ciò che sta nella mente del consumatore».
Insomma, le parole di questi illustri e autorevoli personaggi ci aiutano a capire cos’è il brand davvero: qualcosa di molto più profondo di un semplice marchio aziendale, più viscerale nel rapporto con il cliente o consumatore che dir si voglia in base al caso specifico.
Il marchio, infatti, rappresenta più un concetto statico e di natura giuridica, mentre il brand racchiude in se dei codici di stile, una visione e un’identità che possono andare anche ben oltre un singolo prodotto materiale.
Ma proviamo anche a fare qualche alcuni esempi di brand. Per un marchio di abbigliamento, ad esempio, il brand può incarnare e indicare anche un’idea di moda e uno stile di vivere e vestire ben definito, o comunque identificabile e riconoscibile. Un’esperienza che consente al cliente o fruitore di vivere una “marca” a 360 gradi, al punto che che per certi versi potremmo anche definire il brand come una sorta di marchio astratto.
Il “rosso Valentino”, ad esempio, è un colore che identifica il brand in maniera così chiara da rendere possibile l’identificazione di un suo vestito anche senza leggere la marca da qualche parte. Stesso discorso può valere per l’utilizzo di un determinato font, di uno stile di comunicazione, un insieme di valori e via dicendo.
Le basi del branding: significato di marketing
Come fare ad espandere un brand e fargli ottenere successo? A partire da questo paragrafo parleremo di branding marketing, ovvero di tutte quelle tecniche finalizzate alla creazione, la gestione e lo sviluppo di un brand, un’azienda o una marca.
Iniziamo subito con il dire che se vogliamo capire davvero cos’è il brand, non possiamo non approfondire questi temi come meritano. Una strategia di branding, infatti, rappresenta uno dei principali processi del marketing.
Secondo l’enciclopedia Treccani, per marketing si intende:
«Con riferimento alle imprese produttrici di beni di largo consumo, il complesso dei metodi atti a collocare con il massimo profitto i prodotti in un dato mercato attraverso la scelta e la pianificazione delle politiche più opportune di prodotto, di prezzo, di distribuzione, di comunicazione, dopo aver individuato, attraverso analisi di mercato, i bisogni dei consumatori attuali e potenziali».
Fatta questa doverosa premessa, cerchiamo adesso di capire come tutto ciò può aiutarci per far crescere e migliorare il nostro business.
Le declinazioni del brand marketing
Per essere più preciso possibile, ti propongo una lista di termini che devi assolutamente conoscere. Perché attorno a cos’è il brand possono svilupparsi diverse declinazioni di marketing.
Un brand può riguardare un’azienda vera e propria, ma anche progetti meno statici come quelli editoriali o di infulencer marketing, se non addirittura politici e chi più ne ha più ne metta. Le variabili a giorno d’oggi sono davvero tante, ma per convenzione e semplificare il tutto, in questo paragrafo utilizzerò principalmente termini come “marca” o “impresa” per illustrare le principali declinazioni di una strategia di branding efficace. Eccole:
- Nome. Il brand name comprende tutto ciò che riguarda la scritta vera e propria del nome della marchio;
- Equity brand. Ovvero il valore della marca in condizioni di funzionamento;
- Value. Per brand value si intende invece il valore della marca in caso di una eventuale cessione, cioè la somma che un potenziale acquirente dovrebbe corrispondere al proprietario per ottenere la disponibilità della stessa;
- Brand Marketing e Management. L’insieme delle strategie messe in atto per aumentare il valore percepito della marca, è detto brand management;
- Posizione sul mercato. Una delle strategie principali del branding riguarda il posizionamento distintivo del brand all’interno del mercato per assicurarsi il proprio target di riferimento. In questo caso parliamo di brand positioning;
- Identità. Tutto ciò che l’impresa vuole che i consumatori percepiscano utilizzando i propri prodotti è viene definita brand identity.
- Brand ambassador. Una figura professionale o un influencer (interno o esterno) che si fa portavoce ufficiale di un brand. Io, ad esempio, sono brand ambassador del Mashable Social Media Day Italy, una delle manifestazioni più importanti nel settore del digitale.
Altre aspetti importanti riguardano l’essenza della marca (brand essence), la notorietà (brand awareness significato), fedeltà (brand franchise), sperimentazione (brand experience), portfolio e riconoscimento da parte dei consumatori (brand recognition).
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Costruzione della brand identity
Il fatto che io abbia fatto rifermento sopratutto al concetto “tradizionale” di azienda, non toglie che puoi benissimo riadattare il tutto alla realtà che più ti interessa o rappresenta. Non a caso ti ho portato anche il mio esempio di Band Ambassador per un evento. Se poi il tuo è un caso particolare o vuoi qualche consiglio su misura per te, puoi chiedermi una consulenza gratuita.
La cosa importante per adesso è che tu abbia memorizzato gli aspetti fondamentali di cui una strategia di branding che si rispetti non può assolutamente fare a meno.
In base all’elenco che ti ho presentato, comprenderai che una delle cose più importanti da fare è quella di costruire una brand identity. Ecco cinque passi necessari per fare questo in maniera precisa e corretta:
- Immedesimarti nella mente e nei panni dei clienti o del pubblico al quale intendi rivolgerti;
- Studiare il mercato e il posizionamento dei competitor per trovare dei tratti differenziali che possano rendere unico o comunque competitivo il tuo brand;
- Trovare un naming e realizzare un logo che possano trasmettere i valori che il tuo brand intende esprimere;
- Definire una strategia e un tono di comunicazione coerenti ed efficaci;
- Passare alla fase comunicativa operativa.
Cinque step che ti aiuteranno a far capire, con successo e in modo efficace, cos’è il brand che rappresenti al tuo target di riferimento e ad un pubblico quanto più ampio possibile, se lo desideri.
Smartphone brandizzato o no-brand?
Piccola postilla extra: un caso curioso e particolare che ruota attorno a cos’è il brand riguarda il mercato degli smartphone.
In questo specifico settore, nel linguaggio comune più che chiedersi cos’è il brand di un telefono, migliaia di consumatori si divino tra chi sceglie prodotti brandizzati o non brandizzati. Qual è la differenza? Uno è marchiato e personalizzato dall’operatore o dalla casa di produzione, l’altro è lo stesso prodotto in versione “pulita”, per così dire vergine, originale.
Ma questa è tuta un’altra storia.
Conclusioni: perchè è importante il brand
Adesso che hai un po’ più chiaro cos’è il brand, preferisci puntare ancora su un semplice marchio oppure sviluppare una strategia di branding a tutto tondo?
Per avere successo, il tuo business ha bisogno di partire dalla definizione e dallo sviluppo del tuo brand. Adesso dovresti anche avere più chiaro come fare. Cosa aspetti?